Il team di medici e infermieri volontari di Emergenza Sorrisi è appena tornato dalla seconda missione chirurgica in Somalia a Mogadiscio. Un territorio complesso, provato da oltre 20 anni di guerra civile e difficilmente accessibile in cui le possibilità di cura per i piccoli pazienti sono davvero poche e difficoltose.
Fuori dall’ospedale militare Amisom, dove il team di Emergenza Sorrisi ha potuto svolgere le operazioni chirurgiche in sicurezza, vi era un’enorme pianta di basilico. I medici hanno iniziato a prendersene cura; c’era un po’ d’Italia in quell’orto così lontano da casa. Per prima cosa si sono dedicati alla potatura: perché bisogna tagliare i fiori per far crescere meglio le foglie. Un’attività botanica che ha destato l’attenzione dei colleghi africani. “Perché state tagliando in nostri fiori?” In Africa non conoscevano la ricetta del pesto alla genovese. In Italia non conoscevano la bellezza dei fiori di basilico sotto il sole dell’Equatore.
E’ proprio questo lo spirito che guida il lavoro di Emergenza Sorrisi: uno scambio di conoscenze che unisce e arricchisce ospiti e ospitanti. Oltre cento missioni in tutto il mondo dal 2008 e la seconda in Somalia, teatro molto difficile dove grazie all’impegno di AICS Mogadiscio e all’ambasciata somala italiana si è riusciti ad organizzare una nuova missione che ha restituito il sorriso e la speranza di un futuro a 27 piccoli pazienti. Numerosi interventi chirurgici concentrati in una settimana per bambini affetti da labbro leporino e mancata chiusura del palato, una patologia che altrimenti non troverebbe alcuna soluzione in una situazione complessa come quella somala.
“La vera sfida non è solo contribuire con la nostra esperienza e la nostra formazione e le nostre risorse, ma formare medici locali per far sì che, finita la missione, i bambini possano essere trattati negli ospedali somali” – spiega cosi Fabio Abenavoli Chirurgo Plastico e Maxillo Facciale e Presidente e Fondatore di Emergenza Sorrisi. “Certo rimane la sfida delle risorse, bisogna investire sulle infrastrutture e sulla pacificazione del territorio attraverso i canali diplomatici.
“Qui in Africa hanno un detto”– conclude il Presidente Abenavoli- “se hai un solo dente in bocca, usa quello per sorridere”.