MISSIONE CHIRURGICA DI EMERGENZA SORRISI ONG IN SIRIA – DAMASCO
40 GIOVANI OPERATI E OLTRE 100 VISITE EFFETTUATE, TRA LE MACERIE DI DAMASCO
Roma, 21 Novembre 2016
Si e’ conclusa oggi la nostra missione chirurgica in Siria , la missione voluta anche dal governo Siriano. Ben 40 giovani tra i 18 e i 35 anni sono stati operati gratuitamente dai nostri medici, e più di 100 civili sono stati visitati presso l’ospedale civile di Damasco.
“Dopo Beirut, con un pulmino arriviamo al confine con la Siria” queste le parole di Fabio Massimo Abenavoli, medico chirurgo volontario e Presidente di Emergenza Sorrisi che ha guidato il team dei medici in Siria, e prosegue “al mattino eravamo già in ospedale, a Damasco (ospedale Youssef Al Asma di Damasco ndr). Si inizia ad operare casi clinici di ragazzi giovanissimi devastati da proiettili! Dopo una intera giornata in sala operatoria ci siamo abbracciati emozionati per il nostro impegno a favore di queste giovani vite. L’ospedale dove abbiamo operato è il più attivo e quello più protetto perché sugli altri continuavano ad arrivare razzi. La popolazione appare prostrata da anni di guerra e di embargo!”
“Abbiamo operato sia civili che militari, colpiti da bombe o proiettili, con gravissime situazioni cliniche e già sottoposti a molteplici interventi chirurgici” dichiara sempre Fabio Massimo Abenavoli che conclude “hanno partecipato a tutte le operazioni i medici siriani aggiornandosi cosi anche sulle tecniche chirurgiche più moderne e tutti gli interventi sono riusciti oltrepassando anche le difficoltà legate agli strumenti chirurgici e ai medicamenti di base, difficili da reperire a causa dell’embargo”.
In questo contesto – che vede dall’inizio della guerra più di 200mila morti, oltre 5 milioni di persone che hanno lasciato il Paese, e macerie al posto di infrastrutture, scuole ed ospedali – Emergenza Sorrisi ha operato giovani e salvato vite. Naser, il papa’ di Mohammed, poco prima che suo figlio venisse operato racconta: “Mohammed è partito come volontario, si è ritrovato ad Aleppo come soldato ed è lì che è stato colpito sul fondo schiena in uno scontro a fuoco con i ribelli”. Mohammed mostra una fotografia sul cellulare dove compare in abito militare con il kalashnikov in mano. Era molto robusto, ora pesa solo una cinquantina di chili. “Sto male per lui, difficilmente tornerà a vivere come prima” prosegue il padre “ma sono orgoglioso, in Siria viene chiamato martire perché si è sacrificato per difendere il nostro Paese”. Mohamed è stato sottoposto ad un intervento chirurgico dai medici volontari di Emergenza Sorrisi.
L’attuale Ministro Siriano degli interni e il direttore generale della sanità siriana hanno ringraziato ampiamente e formalmente Emergenza Sorrisi al termine della missione chirurgica, e chiesto espressamente all’organizzazione non governativa – che ad oggi ha operato piu’ di 3900 bambini affetti da ustioni, malformazioni al volto e traumi da guerra nei paesi più poveri al mondo – di pianificare nel breve periodo una nuova missione chirurgica nel paese. “Promettiamo di tornare, al fianco della società civile. La voglia di pace è il principio che ci guida!”, cosi’ Fabio Massimo Abenavoli al termine della missione chirurgica.